TRA NATURA E STORIA, UN LUOGO D'INCANTO SENZA TEMPO.
A Venezia, la zona più settentrionale del Lido è San Nicolò: una riviera lunga circa tre chilometri in cui, a piedi o in bicicletta, si può percorrere un’oasi naturalistica unica nel suo genere. Inizia al Porto di San Nicolò e arriva fino ai primi stabilimenti balneari con spiagge attrezzate e libere, una rigogliosa pineta, luoghi storici e d’interesse culturale. Se, passeggiando, si volge lo sguardo verso la Laguna, la vista su Venezia, Sant’Elena e la Certosa è davvero magica.
IL PASSATO ANCORA PRESENTE
La zona a nord del Lido di Venezia prende il nome di San Nicolò dall’antica Chiesa di San Nicolò, fondata nell’XI secolo e ricostruita nel 1626. La Chiesa, a navata unica, al suo interno ospita colonne corinzie e, soprattutto, un particolarissimo mosaico a pavimento.
L’edificio è affiancato da un monastero benedettino ancora più antico e dal suo splendido chiostro. Oggi, il Monastero ospita una sede del Global Campus of Human Rights e non è visitabile.
NEI DINTORNI DI SAN NICOLÓ
Dietro la Chiesa si trova l’aeroporto Giovanni Nicelli, impiegato durante la Guerra e oggi utilizzato per voli turistici, sportivi e per l’aviazione generale. È considerato il più antico aeroporto civile d’Italia.
Dalle spalle dell’aeroporto si può proseguire addentrandosi nella pineta, a piedi o in bici. Da qui si arriva alla Diga di San Nicolò e con una passeggiata di circa due chilometri si arriva al Faro, nella punta più estrema dell’isola. Si può anche optare per una giornata di mare nella spiaggia della Diga.
Proseguendo, invece, verso sud, lungo il litorale che affaccia su Venezia, incontriamo il Cimitero ebraico, uno dei più antichi cimiteri ebraici d’Europa. Nel 1999 è iniziato un importante lavoro di restauro che ha restituito al cimitero il suo antico decoro, e oggi è di nuovo visitabile.
In tutta la zona di San Nicolò si trovano numerosi alberghi e sul lungomare si incontrano diversi chioschi dove fermarsi per quello che da queste parti è l’aperitivo per antonomasia: lo spritz.
“Ti sposiamo, mare. In segno di vero e perpetuo dominio.”