Faro Alberoni
Il faro degli Alberoni, detto anche faro Rocchetta, è il secondo faro del Lido, insieme a quello di S. Nicolò.
È un cilindro bianco che svetta sulla laguna ed è visibile anche dall’Adriatico. Oggi serve sia le navi che arrivano in laguna che quelle in uscita dal porto di Malamocco.
La sua storia risale ai tempi della Repubblica di Venezia, ma la costruzione in muratura che resiste ancora oggi risale al 1879. Il faro Rocchetta è uno dei pochi fari ancora custoditi in Italia: il farista si chiama Claudio Cavasin e se ne occupa dal 1999. Come un custode d’altri tempi, vive al faro con la sua famiglia. Infatti, interna alla torre c’è una vera e propria casetta, da cui parte la scala a chiocciola con cui si sale verso la lanterna. Anche il faro di S. Nicolò ha un guardiano, ma, a differenza di Claudio, non vive lì.
Anche se oggi sono la tecnologia e i GPS a guidare le navi che devono entrare in porto, se i sistemi per qualche motivo smettono di funzionare la luce del faro e l’aiuto del farista restano fondamentali. Il guardiano è però un lavoro che sta scomparendo: oggi in Italia ne sono rimasti circa 90, e fanno parte del personale civile della Difesa gestito dalla Marina Militare.
Una visita al faro della Rocchetta agli Alberoni è allora un’occasione per scoprire un mestiere antico e affascinante, profondamente legato al mare e alla natura e ai loro continui mutamenti.