San Nicolò: l’origine di Babbo Natale
La storia di Santa Claus inizia con un vescovo di Myra
Il San Nicolò del Lido di Venezia, quel santo a cui oggi è dedicata la Chiesa nella zona più a nord dell’isola (proprio l’area di San Nicolò), è stato un vescovo di Myra, nell’attuale Turchia.
La sua storia è perlopiù avvolta dal mistero, ma una cosa è certa: la sua figura ha ispirato quella di Santa Claus, Babbo Natale.
San Nicola è venerato oggi soprattutto a Bari e, appunto, a Venezia, e si festeggia il 6 dicembre. Le sue reliquie sono divise tra le due città, che entrambe trafugarono dopo l’anno Mille e la caduta di Myra per mano dei musulmani. I resti del santo che vennero portati a Venezia furono trasportati nel Monastero del Lido, e Nicola fu subito dichiarato protettore della flotta veneziana.
Ma come mai San Nicola si “trasforma” in Babbo Natale? Ci sono due leggende legate alla sua figura che lo descrivono come un uomo buono e generoso soprattutto con i bambini. La prima riguarda tre fanciulle che il padre voleva far prostituire e a cui Nicola, mosso a pietà, regalò una dote perché potessero sposarsi. La seconda, più truce, riguarda invece tre bambini, che due osti efferati avevano fatto a pezzi e messi in salamoia, ma che Nicola salvò, compiendo un miracolo. Infatti, li ritirò fuori dai barattoli vivi e vegeti. E così, a partire da queste due leggende, nei secoli, San Nicola divenne piano piano il vecchietto generoso che distribuisce doni ai bambini nella notte di Natale.