50° Festival Internazionale del Teatro
IL 50° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL TEATRO, INTITOLATO ROT, SI SVOLGERÀ DAL 24 GIUGNO AL 3 LUGLIO 2022.
Con la direzione di Stefano Ricci e Gianni Forte, in programma spettacoli e appuntamenti con i protagonisti più importanti della scena teatrale contemporanea, oltre alle produzioni realizzate nell’ambito della Biennale College Teatro, il progetto formativo dedicato ai giovani artisti.
“Pensiamo a colori e vedremo il mondo diverso” scrivevano Stefano Ricci e Gianni Forte (ricci/forte) presentando il loro progetto quadriennale. E per il loro secondo anno, scelgono il rosso, anzi, Rot, in tedesco, perché “ha un suono duro, è un graffio, una lacerazione che racconta uno sforzo, è il rumore dei denti nello sforzo. E’ il rosso che acceca, la metamorfosi della passione, furia che avvampa, iconoclastia; è il sangue che irradia i nostri cuori o il marchio della violenza dei crimini perpetrati… ma è anche il linguaggio del perdono e delle emozioni; è il colore ancestrale dell’Eros… Rot sei tu, il tuo corpo, ma te lo sei dimenticato” (ricci/forte).
Saranno in scena per il 50. Festival: Christiane Jatahy (Leone d’oro) con l’Odissea dei migranti di The Lingering Now, Samira Elagoz (Leone d’argento) e il suo personale migrare del corpo in Seek Bromance; Big Art Group di Caden Manson e Jemma Nelson che in Broke House incrociano Cechov con l’Occupy Movement; Yana Ross e la mascolinità tossica di Brevi interviste con uomini schifosi di D. F. Wallace; il duo Natacha Belova e Tita Icobelli e la loro specialissima arte dei burattini che in Loco fa interagire corpo artificiale e corpo organico; Milo Rau, a Venezia con uno spettacolo – La reprise, che scardina la nostra percezione sul mondo della violenza – e un ciclo di film (The New Gospel, The Congo Tribunal, Orestes in Mosul: the Making of, Familie); il mondo onirico di Peeping Tom con Triptych; la coppia Daria Deflorian e Antonio Tagliarini con Sovrimpressioni che tocca tangenzialmente il film di Fellini Ginger e Fred; Olmo Missaglia, vincitore del bando Biennale College Registi, che in Una foresta metaforica e reale inscrive le vite di tre millennial; Antoine Neufmars e Aine E. Nakamura, vincitori del bando performance site specific, in scena rispettivamente con Odorama e Under an Unnamed Flower; inoltre, la mise en lecture di En Abyme di Tolja Djokovic e Veronica di Giacomo Garaffoni, testi vincitori del bando per autori di Biennale College; una produzione La Biennale di Venezia in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa.
Late Hour Scratching Poetry si intitola la sezione “fuori orario” che vede sera dopo sera, al termine degli spettacoli, reading dai testi di Alda Merini. Con Asia Argento, Galatea Ranzi, Sonia Bergamasco e le attrici della Scuola d’Arte Drammatica Silvio D’Amico che, sotto la guida della stessa Ranzi, si alzeranno in volo sulle sonorità intessute da Demetrio Castellucci.
Il programma di Biennale College, inoltre, si interseca al festival con il ciclo di masterclass destinato ad attori, performer, danzatori, drammaturghi, cantanti, video artisti, registi, giornalisti, scrittori, studiosi. Fra i maestri: Rosetta Cucchi, Ron Howell, Francesca Dotto; Deflorian/Tagliarini; Caden Manson; Carlus Padrissa/La Fura dels Baus; Milo Rau; Andrea Porcheddu, Davide Carnevali.