18. Festival Internazionale di Danza Contemporanea

Il 18. Festival Internazionale di Danza Contemporanea, We humans, diretto da Wayne McGregor e organizzato dalla Biennale di Venezia si svolgerà dal 18 luglio al 3 agosto 2024, con 7 prime mondiali, 2 prime europee, 11 prime italiane, e oltre 160 artisti e 80 eventi.

Svelare la grande complessità, la contraddizione e il mistero della vita umana è una prerogativa professionale dei creativi del movimento invitati alla Biennale Danza 2024. Gli artisti di quest’anno lavorano in modo collaborativo, in partnership, con e attraverso mezzi tecnologici o analogici, utilizzando l’intelligenza artificiale come strumento creativo e performativo (o viceversa!) e realizzando lavori dalle forme sconosciute e dalle sorprendenti direzioni politiche, sociali ed etiche.

Tra gli artisti presenti Cristins Caprioli (Leone d’oro); Trajal Harrel (Leone d’argento); Shiro Takatani; la regista, artista visiva, specializzata nell’installazione e danzatrice contemporanea argentina Melisa Zulberti; Cheng Tsung-lung, direttore artistico e coreografo, presenta per la prima volta in Europa il suo nuovo lavoro Waves, realizzato in collaborazione con il talentuoso artista digitale, compositore, DJ e programmatore Daito Manabe; Guy Nader e Maria Campos; danza per la prima volta in Italia la compagnia afrocolombiana Sankofa Danzafro, la compagnia winter guests di Alan Lucien Øyen; Pioniere audace e vulnerabile del teatro hip hop e in seguito fotografo Benji Reid; Nicole Seiler; Lost Dog, compagnia di danza del Regno Unito, in Ruination, una reinterpretazione spiritosa e inventiva del mito greco di Medea e della sua relazione con Giasone; Il nuovo collettivo Miller de Nobili Dance Theatre (vincitore del bando della Biennale per i talenti coreografici italiani emergenti); Noemi Dalla Vecchia e Matteo Vignali, alias Vidavé, anch’essi vincitori del bando nazionale per nuove coreografie, scavano nel passato con Folklore Dynamics.

La forza, la profondità, l’abilità tecnica, la realizzazione insondabile e la poesia pura di De Humani Corporis Fabrica, un’epica installazione cinematografica di Véréna Paravel e Lucien Castaing-Taylor, l’hanno resa un must del festival. Per tutta la durata della Biennale Danza 2024, il lavoro sperimentale di questi eccezionali registi e antropologi fornirà la spina dorsale emotiva e riflessiva di We Humans.

Infine a completare il programma opere cinematografiche degli artisti ospiti, conversazioni e opportunità di discussione prima e dopo gli spettacoli e workshop tenuti dai protagonisti stessi del festival.

Il programma può subire variazioni.