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Il carnevale di Venezia nel 2025 incontra Casanova

Approfondimenti

Maschere, intrighi e seduzioni.

Mentre i canali di Venezia si tingono di riflessi dorati e il chiacchiericcio che risuona tra le calli si snoda tra mattoni rossastri e attese febbrili, il Carnevale si appresta ad abbracciare la Laguna. Quest’anno, la celebrazione delle maschere e dei misteri rende omaggio a un anniversario particolarmente sentito. Sono passati tre secoli dalla nascita di Giacomo Casanova, l’uomo che fece della seduzione un’arte e della libertà un ideale.

 

Da sempre il Carnevale è un momento in cui la città si abbandona all’illusione, sfidando le convenzioni sociali. Tra balli in maschera, musica e spettacoli teatrali, l’identità personale si dissolve in costumi elaborati e volti di velluto. Ed è proprio in questo scenario di anonimato e piena libertà che ha trovato un proprio spazio personale una figura eccentrica, continuamente seguita da scandali. Quella del Casanova. Un nome che negli anni è diventato sinonimo di passione, furbizia e ingegno.

 

Nato nel 1725, Giacomo Casanova visse a Venezia, amandone le sfumature e i risvolti più licenziosi, pronto a trasformarla nel famosissimo teatro in cui hanno preso vita intrighi amorosi e fughe rocambolesche. Ma chi era davvero quest’uomo il cui nome continua a essere avvolto da colorate dicerie e strambe leggende?

 

Casanova non era soltanto un libertino. Era un avventuriero, un poliglotta, un uomo appassionato di letteratura e una persona dedito allo studio. Le sue Memorie, un racconto autobiografico in cui ripercorre avventure e si interroga sulle sue scelte in modo riflessivo, tracciano un ritratto pulsante dell’Europa del XVIII secolo, un’epoca costernata di contraddizioni, nascoste nello spazio liminale che separa luce e ombra. Venezia, con i suoi segreti e la sua bellezza, rappresentava per lui un palcoscenico ideale, dove ogni notte poteva trasformarsi in un racconto denso di mistero e desiderio.

 

Nel Carnevale 2025, l’eco di Casanova risuona in ogni vicolo e salone da ballo. Le maschere, simbolo di anonimato e trasgressione, sembrano invitarci a esplorare non solo la città ma anche il confine tra identità e fantasia. Quest’anno, il tema scelto per il Carnevale rende omaggio all’“Arte della Seduzione”, un chiaro richiamo al carisma di Casanova e al suo talento di trasformare ogni incontro in una storia da ricordare. Dalle feste private nei palazzi storici ai cortei sulle acque del Canal Grande, ogni evento è intriso di un fascino che sembra riportarci indietro nel tempo.

 

Al Lido di Venezia, lontano dal caos del centro città, le celebrazioni assumono un carattere più intimo. Qui, è facile immaginare Casanova passeggiare sulla spiaggia al tramonto, i suoi pensieri rivolti al prossimo gioco d’azzardo o alla prossima conquista. L’atmosfera si fa più rarefatta, come se il tempo rallentasse per permettere ai visitatori di assaporare ogni istante. Spettacoli teatrali e rievocazioni storiche accolgono gli ospiti, riportando in vita i fasti di un’epoca in cui Venezia non era solo una città, ma un universo di sogni e opportunità.

 

E così, mentre la notte cala sulla laguna e le luci delle lanterne tremolano sui canali, il Carnevale 2025 si presenta non solo come un viaggio tra maschere e tradizioni, ma anche come un invito a rivivere lo spirito di Casanova. Non importa se ci si trova in un salone da ballo affollato o in un angolo nascosto della città: l’essenza del Carnevale e di Casanova sta nel lasciarsi trasportare dal momento, nel permettere che la linea tra realtà e fantasia si confonda, proprio come le ombre sulle acque della laguna.

 

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